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Il Festival del Cinema di Venezia si prepara ad accogliere la sua 81ª edizione, e quest’anno a far da madrina sarà Sveva Alviti, un’attrice romana che ha recentemente catturato l’attenzione del pubblico internazionale. Ma chi è davvero Sveva Alviti? Questo articolo esplorerà il suo percorso artistico, la sua importante relazione con Anthony Delon, figlio del celebre Alain Delon, ed il suo imminente debutto come regista, il tutto mentre si prepara a ricoprire un ruolo di primissimo piano al Lido di Venezia.


1. Chi è Sveva Alviti

Sveva Alviti è nata a Roma nel luglio del 1984. Fin da giovane, mostra inclinazioni artistiche, dedicandosi a danza e tennis. La sua carriera nella moda ha inizio durante gli anni del liceo, mentre le sue origini la portano ad affacciarsi al mondo del cinema. Dopo la maturità, si trasferisce a New York dove avvia un'attività di moda vintage con la sorella, continuando nel frattempo a studiare recitazione.


Dopo aver ottenuto ruoli a Broadway e in alcune produzioni cinematografiche, nel 2011 partecipa al Festival di Venezia con un cortometraggio intitolato "Alice". Tuttavia, è nel 2017 che la sua carriera decolla grazie all’interpretazione di Dalida, la celebre cantante francese. Questo ruolo le consente di ottenere riconoscimenti sia in Italia che all'estero, tra cui una candidatura ai Premi César come Miglior attrice emergente.


2. La carriera di Sveva Alviti

La carriera di Sveva Alviti è un esempio di determinazione e versatilità. Dopo il successo di "Dalida", si è divisa tra produzioni italiane e internazionali. Ha recitato in film d’azione e commedie, dimostrando di saper affrontare una varietà di generi.


Nel 2023, ha recitato in "AKA" su Netflix, una performance che ha ulteriormente consolidato il suo status di attrice di spicco nel panorama cinematografico. Quest'anno, oltre a ricoprire il ruolo di madrina al Festival di Venezia, Sveva ha annunciato il suo debutto come regista con un film intitolato "Meilleur espoir féminin", un progetto che punta a ispirare i giovani a credere in loro stessi. Le sue esperienze sul set, unite alla sua formazione, la rendono un’artista poliedrica e completa.


3. La relazione con Anthony Delon

Un capitolo significativo nella vita di Sveva Alviti è senza dubbio la sua relazione con Anthony Delon, con cui ha condiviso un amore intenso per quattro anni. L’incontro tra i due avviene nel 2019 e il loro legame si evolve rapidamente. Anthony, 20 anni più grande, condivide con Sveva non solo un’intensa affinità personale ma anche artistica. I due si sono dichiarati di voler costruire insieme una vita speciale, caratterizzata da attenzioni quotidiane e progetti comuni.


Tuttavia, nel 2023, dopo quattro anni di relazione, Sveva e Anthony decidono di separarsi. "Siamo rimasti in buoni rapporti", ha dichiarato Sveva, evidenziando la maturità del loro legame anche dopo la rottura. Entrambi hanno dimostrato di saper affrontare la fine del loro amore con serenità e rispetto, rimanendo comunque una parte importante delle vite reciproche.


4. Il ruolo di madrina al Festival di Venezia

L’81ª edizione del Festival di Venezia è un momento cruciale per Sveva Alviti. La sua scelta come madrina da parte del direttore Alberto Barbera indica non solo un riconoscimento al suo lavoro, ma anche una celebrazione della sua crescente importanza nel mondo del cinema. Sveva condurrà le serate di apertura e chiusura del festival, un compito che lei stessa ha descritto come “emozionante e onorevole”.


Nel prepararsi per quest'evento, Sveva ha affermato che questa esperienza le permetterà di immergersi nella sua passione: il cinema. Con attese che pendono da tutto il mondo, sarà interessante vedere come Sveva porterà la sua personalità e il suo talento sul palcoscenico del Lido.


5. Progetti futuri

Oltre al suo debutto come regista e al ruolo di madrina al festival, Sveva Alviti ha già altri progetti in cantiere. A conclusione delle festività veneziane, pianifica di tornare sul set per due film: "Le chemine de retour", prodotto dal regista italiano Fabio Zito, e una produzione americana indipendente chiamata "The Other Side of Fame." Questi progetti suggeriscono un futuro luminoso e un impegno continuo verso l'evoluzione della sua carriera artistica.


6. Riflessione finale

Questa edizione del Festival di Venezia è destinata a essere memorabile non solo per l'alto profilo delle pellicole in concorso, ma anche per la personalità coinvolgente di Sveva Alviti, che rappresenta una nuova generazione di talenti. La sua storia, dalle origini romane al palcoscenico internazionale, è un esempio di come la determinazione e la passione possono aprire porte e creare opportunità.


Sveva Alviti non è solo una madrina del Festival di Venezia, ma un simbolo di rinnovamento e ambizione nel panorama cinematografico contemporaneo. Con la sua capacità di navigare tra diverse sfide personali e professionali, il suo percorso continua a ispirare molti giovani artisti e appassionati di cinema.

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